Parodontologia

Trauma Occlusale e Malattia Parodontale

La salute della bocca è un pilastro importantissimo per la salute globale dell’individuo.
Per “salute della bocca” si intende la salute di un apparato complesso che è costituito da denti, lingua, mucose, muscoli, nervi, vasi sanguigni, articolazioni ecc, che non lavorano separatamente e che sono collegati a tutto l’organismo.
Avendo compreso l’importanza di una funzione equilibrata, possiamo comprendere come il delicato disegno delle strutture parodontali sia sottoposto a trauma nella maggioranza dei casi
E’ difficile osservare segni di malattia parodontale in bocche con equilibrio funzionale, è facile osservare disordini laddove l’equilibrio funzionale masticatorio sia compromesso, a tutto questo va aggiunto l’aspetto biotipologico.
Ogni individuo rappresenta un biotipo che reagisce alla noxa patogena in maniera diversa. Il fenomeno infiammatorio che si verifica in seguito a trauma occlusale,  innesca una virulentazione batterica che  definisce il quadro della gravità della malattia parodontale.

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Strutture parodontali ed implicazioni funzionali

Il legamento parodontale risponde alle sollecitazioni a cui è sottoposto.
Perché la natura ha fatto le fibre parodontali in direzioni diverse?
Il compito della fibra è quello di trasformare la forza compressiva sul dente in trazione sulla lamina dura dell’alveolo.
La radice non deve mai toccare l’alveolo e non ci deve essere forza compressiva.
Le fibre sono connettivali, inestensibili, non elastiche, vanno solo in tensione.
Il dente galleggia nell’alveolo e le fibre non sono in tensione.
Quando il dente è caricato o sovraccaricato, le fibre entrano in tensione così la radice non tocca mai la corticale ossea.
La lamina dura non sarà mai compressa ma stirata.
Il legamento si tira la corticale addosso, quando rimane nei limiti fisiologici
Se la radice tocca la parete dell’alveolo c’è riassorbimento.
I vasi nell’alveolo si ischemizzano, si ha necrosi della corticale ossea.
Con quale meccanismo si crea apposizione o riassorbimento?
Con il meccanismo piezo-elettrico, grazie alla presenza di minerali presenti nell’osso.
Il fenomeno elettrico è causato da quello meccanico.
Pertanto la trazione esercitata dal legamento causa un irrobustimento della corticale
La risultante di qualunque carico deve essere sempre rivolta assialmente sia in statica che in dinamica
Gli effetti sul legamento parodontale dipendono dall’entità (kg), direzione (assiale), frequenza (per quanto tempo)
Il l.p. sopporta carichi pesanti e di breve durata (la durata della deglutizione è di 665 millesimi di sec e avviene dalle 1600 alle 2000 volte al giorno)
Frequenza: il carico deve essere intermittente nella frequenza, se continuo provoca ipertrofia del legamento (si allunga e si crea uno spazio enorme i famosi denti in trauma da una vita)
Modellamento: quando c’è crescita cambia la forma in funzione della forza
Rimodellamento: continuamente cambiamo tessuto osseo attraverso il turnover ripariamo i danni dallo sforzo.

Crescita delle basi ossee

Durante la masticazione nel lato di lavoro i denti affondano e vanno in torque esterno, quando mastico nell’altro lato mi trovo i denti che in questo caso bilanciano che sono in iperbilanciamento perché le
cuspidi vestibolari sono andate in torque esterno. Così in una masticazione bilanciata e bilaterale i denti vengono continuamente pressati e tirati.

Come si cura la malattia parodontale?

In medicina convenzionale si attribuisce la responsabilità della malattia parodontale ai batteri.
Pertanto la terapia è farmacologica e chirurgica a seconda della gravità della malattia.
Il punto di partenza in medicina olistica è sempre la ricerca del perchè.
Non ci si accontenta di reprimere il sintomo, sapendo che la malattia avrà la sua evoluzione e peggiorerà nel tempo.
La malattia parodontale nella sua complessità diventa la risultante di una serie di fattori che si auto alimentano.
Il fattore dominante è l’occlusione. Una cattiva occlusione comporta una masticazione disequilibrata.
Questo disequilibrio determina un trauma sui denti che masticano male.
Il trauma determina la perdita di osso che si traduce prima nella formazione di tasche e poi alla mobilità dei denti.
Alla formazione di tasche si sovrappone l’infiammazione dei tessuti e la virulentazione dei batteri già presenti nella bocca.
In questo caso l’uso di antibiotici e antibatterici ad uso orale, provocando una distruzione della flora batterica intestinale, vanno a sostenere la forza dei batteri e distruggere le nostre naturali
capacità di difesa.
Purtroppo il paziente si presenta quando il grado di distruzione ossea è tale per cui non si può far nulla per farlo ricrescere.
La terapia consiste nel risolvere il trauma occlusale nei limiti possibili consentiti dall’osso dal grado di mobilità e dalla malocclusione, effettuare courettage, scaling e levigature, insegnare le corrette
manovre di igiene orale al paziente e migliorare l’ambiente biologico delle mucose attraverso un’alimentazione corretta.