Concezione olistica in odontoiatria: il contributo dell’agopuntura

Come complemento delle possibilità terapeutiche in ambito odontoiatrico, non dobbiamo trascurare tutte le possibilità terapeutiche che possiamo dedurre dal considerare i problemi del cavo orale e dei denti come collegati ad aspetti più generali della fisiologia e della fisiopatologia del corpo umano visto nel suo insieme. L’apparato stomatognatico è spesso coinvolto in quadri patologici sistemici; è spesso sede di alterazioni mucose in pazienti affetti da malattie immunitarie. Nelle immunodeficienze sia primitive che secondarie, le mucose del cavo orale con il parodonto, vengono coinvolte con la possibilità di intercettare patologie sistemiche più importanti Sono presenti forti relazioni e connessioni, che la medicina moderna conosce come attività del Sistema Nervoso Centrale (SNC), del Sistema Nervoso Autonomo (SNA), del sistema endocrino, del sistema immunitario. Tali sistemi rappresentano dei veri e propri sistemi di equilibrio, determinando le condizioni di omeostasi tra i vari apparati. Se da una parte si conoscono alcuni dei meccanismi fisiologici di regolazione dei sistemi di equilibrio del cavo orale (denti, mucose, tessuti di sostegno), dall’altra non sono spiegabili una serie di fenomeni fisiologici: ad es. riassorbimenti interni dentinali in risposta a stimoli irritativi aspecifici e supponibili; non sappiamo perchè uno stesso batterio a volte causa la necrosi della polpa dentale in modo asintomatico, altre volte determina una reazione infiammatoria acuta (pulpite), altre volte il riassorbimento dentinale con formazione di dentina dura di reazione. Nella malattia parodontale osserviamo molteplicità di reazioni diverse e non sono sufficientemente noti i fattori che determinano la diversa suscettibilità dei tessuti gengivali alle noxe patogene (batteri), così come lo è il ruolo svolto dall’epitelio giunzionale al fondo del solco gengivale, nonchè i meccanismi attraverso i quali l’acido ialuronico, il collagene e alcuni componenti dei tessuti gengivali vengano risparmiati in alcuni soggetti.
Ancora non è ben noto perchè in alcuni soggetti i denti vanno incontro a processo carioso mentre in altri individui la stessa cosa non avviene pur se sottoposti all’azione degli stessi acidi prodotti da popolazioni batteriche di cui ben conosciamo l’azione demineralizzante degli stessi acidi E’ ovvio che dobbiamo fare riferimento a condizioni più generali e globali e considerare questi eventi la risultante di funzioni legate a fattori locali e generali che fanno riferimento al terreno del singolo individuo, visto l’equilibrio biologico complessivo del sistema che per esempio comprende l’irrorazione sanguigna della polpa all’interno del dente, l’ambiente orale esterno condizionato dalla saliva, la funzione del sistema immunitario. L’agopuntura energetica ha per base una concezione in cui è valorizzata non solo la capacità vitale ma anche quella reazionale dell’organismo in relazione alla biotipologia di appartenenza, per cui è il terreno l’elemento fondamentale che determina in rapporto a fattori scatenanti esterni l’insorgenza e l’evolversi della malattia in ciascun organismo. In ambito odontoiatrico questo significa che l’apparato stomatognatico e le sue funzioni garantiscono la buona capacità di reazione e di opposizione agli attacchi rivolti al parodonto, alla polpa, alla dentina, allo smalto, siano essi di natura traumatica o infettiva Ci sono relazioni e connessioni tra l’apparato stomatognatico e il resto dell’organismo; sono note le connessioni occluso-posturali e biologiche per foci infettivi presenti nel cavo orale, con conseguenze riflesse all’intero organismo e viceversa. I foci infettivi presenti nel cavo orale possono essere granulomi apicali che coinvolgono il dente nella connessione apicale oppure focalità presenti nel parodonto e che caratterizzano la malattia parodontale nei diversi stadi del processo patologico; foci infettivi possono colpire le ghiandole salivari, le tonsile ecc.
I foci infettivi sono campi di disturbo da cui possono derivare malattie viscerali diverse con meccanismi fisiopatologici complessi, in cui si verifica l’elaborarsi di una sensibilizzazione tissutale in seguito alla produzione di tossine batteriche e a prodotti della necrosi dei tessuti. L’Energetica dei Sistemi Viventi e l’agopuntura ci permettono, prima di trattare le malattie, differenziare la sindrome di cui è affetto il malato. Tale procedimento permette di raccogliere e riunire in un complesso di segni e sintomi gli elementi più significativi del quadro sindromico composto non solo dall’espressione dei sintomi della malattia che stiamo analizzando, ma anche da quelli a carico di apparati e funzioni apparantemente estranei all’ambito patologico in esame. In una malattia parodontale prendiamo in considerazione i sintomi e i segni soggettivi (ad es. la sensazione di calore) ed oggettivi (modificazione del colore e della forma gengivale, tutte le modificazioni relative al sondaggio, quali la profondità delle tasche, la valutazione della presenza del sanguinamento). Contemporaneamente vanno raccolti e valutati anche i sintomi e i segni relativi ad esempio alla funzione digestiva, nervosa, circolatoria, a quella di termoregolazione e così via.
Nell’ambito della malattia parodontale possiamo trovarci spesso di fronte a vere e proprie sindromi, che vedono coinvolte le funzioni dello stomaco o del rene, nel senso che si può interpretare una patologia odontoiatrica come strettamente connessa ed interdipendente ad altre strutture anatomiche e funzioni dell’organismo. Il tessuto parodontale è fortemente controllato dalla milza. Infatti il parodonto è un connettivo atto a nutrire e a sostenere e queste sono funzioni che sono proprie del tae yin.
I dati tradizionali dicono che la milza “nutre e tiene gli organi e le strutture al posto giusto”, cioè che nel caso specifico tiene fermi e ben saldi i denti. Quindi un buon equilibrio del tae yin manterrà integro e ben funzionante il parodonto Anche lo shao yin nord è importante, visto che l’osso come base di supporto del parodonto e come denti appartengono allo shao yin nord. In MTC “il dente è l’espressione esterna delle ossa; i denti indicano lo stato del midollo e del cervello”. Oltre al rene e alla milza dobbiamo tener presente il fegato che ha rapporto stretto con i legamenti, il cuore che presiede alla circolazione del sangue, il polmone alla sua ossigenazione. L’agopuntura attraverso l’Energetica dei Sistemi Viventi agendo sulla regolazione delle funzioni profonde dà un ricco contributo sul piano terapeutico, agendo sia sulle necessità individuali stimolando il trofismo dei tessuti coinvolti nei processi patologici, che sul potenziamento delle capacità di reazione nei confronti degli elementi aggressivi (immunità) L’agopuntura promuove inoltre processi riparativi in caso di traumi, possiede un effetto antinfiammatorio, permette all’organismo malato di attivare i processi di guarigione. In ambito odontoiatrico ciò permetterà di allontanare i fattori patogeni aggressori sia a livello del parodonto che delle mucose che della polpa e di attivare il trofismo dei tessuti e la riparazione dei danni subiti. Quando ci troviamo di fronte ad un danno strutturale il trattamento non porta alla riparazione (es dente spezzato o retrazione ossea e gengivale), ma potrà garantire le migliori condizioni per preservare la residua struttura di sostegno relativo a quella situazione particolare garantendo oltre che la guarigione anche l’equilibrio del risultato terapeutico. Pertanto è importante considerare l’agopuntura valida non solo nell’ambito delle algie, ma come mezzo diretto per la prevenzione, grazie all’azione trofica sulle strutture degli elementi del cavo orale e dei denti.
Il campo di applicazione pratica dell’agopuntura in odontoiatria è rivolto in particolare alle sidromi dolorose cranio mandibolari
- dolori periarticolari
- dolori dei muscoli masticatori
- dolorabilità dei punti facciali di emergenza dei nervi cranici
- otalgia
- odontalgia
- cefalea
- cervicalgia e torcicollo
- nevralgia del trigemino
- nevralgie facciali atipiche
- rinosinusiti
- herpes
L’agopuntura può essere risolutiva nei quadri di alveolite post estrattiva, nei dolori da disodontiasi dei terzi molari aiutando l’organismo a trovare equilibri che possano impedire il ricorrere di ascessi Inoltre l’agopuntura trova indicazione nelle patologie delle mucose orali: stomatiti, gengivostomatiti, ulcera necrotica, candidosi, stomatite aftosa, herpes. Può inoltre intervenire nella vasta gamma delle patologie temporo-mandibolari e nei riassorbimenti ossei (parodontopatie).
E’ chiaro che nella malattia parodontale assume importanza non solo la diagnosi di malattia ma anche la rivelazione della condizione generale del malato che esprime un quadro clinico individuale irripetibile (individualità fisiologica, patologica, terapeutica). La biotipologia, la condizione psicofisica, la reattività individuale alle noxe patogene e all’ambiente, il fattore tempo che rende mutevole e dinamico lo stesso quadro clinico sono tutti elementi importanti e determinanti sulla evolutività del quadro patologico.
Attraverso l’Energetica dei Sistemi Viventi con l’agopuntura, nella malattia parodontale prenderemo in considerazione i sintomi oggettivi quali la modificazione del colore e della forma gengivale, tutte le modificazioni relative al sondaggio, quali la profondità delle tasche, la valutazione della presenza del sanguinamento ecc., ma anche i sintomi soggettivi quali ad esempio la sensazione di calore e gonfiore il miglioramento soggettivo dei sintomi col freddo o con il caldo o con la pressione della mano sulla guancia in corrispondenza del parodonto. Insieme a questi dati è importante riconoscere la biotipologia in relazione alla funzione dei vari organi e apparati. L’agopuntura promuove i processi riparativi in caso di traumi, possiede un effetto antinfiammatorio e aiuta l’intervento odontoiatrico alla guarigione di lesioni a focolaio. Insieme all’agopuntura l’auricoloterapia permette all’organismo malato di reintegrare le perdite, consolidare la restitutio ad integrum delle aree lese, riattivare le funzioni di recupero inibite, attivare i processi di guarigione. Quindi oltre alle funzioni preventive e curative che si esplicano attraverso un’azione trofica e di potenziamento delle difese immunitarie, dal punto di vista terapeutico l’agopuntura e l’auricoloterapia costituiscono un metodo capace di dare una risposta precisa al quadro patologico intervenendo sia nell’allontanare i fattori patogeni aggressori (batteri, virus, ect) sia nel rinforzare le capacità vitali, funzionali e di reazione privilegiando il fattore o i fattori più determinanti in ambito odontoiatrico ciò permetterà di allontanare i fattori patogeni aggressori a livello sia del parodonto.
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