Saggezza Sapienza e Devozione
Immaginiamo l’acqua…e paragoniamola all’Amore che ciascuno di noi potenzialmente è.
Poi pensiamo che l’acqua, se non è potenzialmente convogliata, viene sprecata in quanto non riesce ad arrivare con il suo potere benefico a dare energia alle piante alle persone…e disperdendosi non giunge là dove noi desideriamo affinchè sia utile.
Allo stesso modo, l’Amore che noi siamo non serve a nulla se non viene incanalato e quindi non gli diamo una forma, perché in questo caso non può esprimere il proprio potere a beneficio nostro e del prossimo.
La forma dell’acqua è quella del recipiente che la contiene compattando le sue molecole in un determinato modo
Ma l’acqua non ha in sé quella forma e si adegua a qualunque contenitore
Qual è la forma, il “recipiente” in cui ciascuno di noi dovrebbe contenere l’Amore?
È la Sapienza, che ci permette di avere una visione universale di tutto ciò che accade dentro e intorno a noi
La Sapienza è molto di più della saggezza, quest’ultima è propria di coloro che nella scuola dello spirito frequentano ancora le “elementari”, mentre la sapienza è di quanti già vanno “all’università”
Possiamo ottenere la Sapienza attraverso uno specifico “esercizio” che è la Devozione verso…, grazie alla quale non ci limiteremo soltanto ad ascoltare e ricordare, ma metteremo in pratica ogni parola che viene dalla Verità viva in noi
Credere con costanza in quello che facciamo con coerenza e capacità di attuare i nostri propositi ci permette di crescere in Sapienza
La devozione è come quella nuvola che porta l’acqua alle piante, per dissetarle e farle crescere
La nube della devozione porta a noi l’acqua affinchè la Sapienza cresca e sia la forma del nostro Amore
La saggezza è una conquista dell’essere umano mentre la Sapienza è il risveglio della nostra coscienza ed è luce per il nostro intelletto
Perché esistiamo?
Qual è la nostra origine?
Che senso ha l’esistenza?
Qual è il ruolo della medicina?
Che visione ha la medicina dell’uomo?
La medicina ufficiale cosa cura?
Come considera la malattia?
Che valore dà all’individuo in quanto tale?
Il medico nel curare la malattia è preparato a riconoscere altro oltre il corpo che deve curare?
Grazie agli studi scientifici della fisica quantistica si è riusciti a confermare la presenza di campi di energie che vanno oltre la percezione macroscopica dell’essere
Dai tempi più remoti gli studiosi delle realtà supersensibili ammettono l’esistenza di un corpo extrafisico, veicolo di manifestazione dello Spirito nel piano in cui agisce
C’è qualcosa nell’uomo oltre il corpo?
Purtroppo culturalmente non siamo stati educati a riconoscere l’esistenza di qualcosa oltre il nostro corpo
Non siamo stati educati a considerare il nostro corpo come il mezzo che ci permette di vivere questa esistenza
Non siamo perciò educati a riconoscere il corpo fisico come il tempio della nostra coscienza
Purtroppo l’uomo, a parte rare eccezioni, attraversa l’esistenza sovraccaricando la macchina biologica compromettendo così la sua stabilità funzionale
Si può infatti rovinare e distruggere il corpo dall’esterno verso l’interno per mancanza di conoscenza e di consapevolezza con stili di vita atti a compromettere il funzionamento biologico
Stile di vita interiore
Alimentazione
Esercizio fisico
Riposo
ecc
Altresì, si distrugge il corpo dall’interno verso l’esterno nel coltivare i pensieri negativi, le idee infelici, i sentimenti squilibrati che per la visione globale dell’individuo si conclamano in patologie organiche più o meno gravi
Tutta questa serie di considerazioni ha un bersaglio sicuro: il sistema immunitario
L’indebolimento del S.I. porta inevitabilmente ad uno squilibrio, allontanando il corpo dall’armonia necessaria per una equilibrata esistenza
Per il nostro beneficio è fondamentale sviluppare una coscienza di Eternità, riconoscendo che non siamo meri conglomerati cellulari dotati di intelligenza
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